Sono le prime luci del mattino e all’entrata principale dell’Università Suor Orsola Benincasa si intravedono l’insegna di un commissariato di Polizia e la targa della Repubblica Italiana su cui sventolano le bandiere istituzionali.
L’Ateneo non ha cambiato pelle e non si è nemmeno trasferito in altra sede, è semplicemente diventato il set della nuova fiction Rai “I Bastardi di Pizzofalcone”, tratta dal romanzo di Maurizio De Giovanni e diretta da Carlo Carlei.
La troupe è attiva fin da subito, tra attrezzature di scena, macchine da presa e luci, e alla spicciolata arrivano anche i protagonisti di questa serie tv che andrà in onda il prossimo autunno e le cui riprese si protrarranno fino ad aprile 2016.
Il primo è l’attore Gianfelice Imparato, in auto per esigenze di copione, seguito dopo poco da Alessandro Gassman, intento a girare tra i giardini e il lungo corridoio del Claustro, dove alcuni studenti del nuovo Master in Cinema e Televisione hanno anche fatto da comparsa per una lunga scena del film.
Queste riprese sono infatti una straordinaria occasione per i ragazzi del Master di assistere sul campo alla lavorazione di un prodotto audiovisivo, di coglierne tutti gli aspetti tecnici e di capire le numerose figure professionali che lavorano ad un progetto filmico.
A fare da “Virgilio” in questo viaggio durato un’intera giornata, passando per le aule e per la terrazza dell’Università, è Maurizio Gemma, direttore della Film Commission Campania, un vero “visiting professor” per chi voglia imparare a produrre film oggigiorno.
“Il cinema – spiega Gemma- è realtà che incontra la finzione, una narrazione per immagini molto diversa da quella letteraria e artistica, e richiede pertanto un’ industria ben strutturata alle spalle e solo un’impostazione fatta di reparti e gerarchie consente a un film di diventare arte”.
Ai ragazzi, incuriositi dai rumori del set e dal grande lavoro dietro le quinte, Maurizio Gemma racconta aneddoti e piccoli segreti del suo mestiere come: l’opera di convincimento fatta a suo tempo affinché la fiction “Capri” fosse girata tutta in Campania e non emigrasse verso Cipro, con tutte le positive ricadute economiche generatesi successivamente per l’Isola e la Costiera; e poi, ancora, la scelta suggerita e poi adottata di mostrare il paesino di “Benvenuti al Sud” in piena notte, prima di inquadrarlo alla luce del sole, giocando di contrasto con la bellezza del luogo.
Tra uno sguardo ai monitor dei video assist e della segretaria di edizione e due chiacchiere col regista Carlei, il direttore Gemma non dimentica di rivolgere un consiglio prezioso a chi vuole muovere i primi passi nel mondo del cinema e della televisione: “flessibilità è la parola d’ordine, soprattutto come approccio al settore; bisogna avere una visione globale e pensare al mercato estero, senza cristallizzarsi in una sola veste professionale. La chiave – conclude – è cercare sempre altre vie e sfruttare le opportunità che dà la produzione ad esempio, un settore spesso sacrificato sull’altare della regia e della scrittura da chi sogna di fare cinema”.