“La serie ‘L’amica geniale’ è un esempio innovativo di coproduzione televisiva in cui la HBO, cioè la casa di produzione di capolavori Tv come ‘Lost’, ‘True detective’ e ‘Il trono di spade’, ha portato avanti con noi un prodotto italiano, tratto da un best seller napoletano come la tetralogia di Elena Ferrante e inoltre recitato in napoletano anche nell’edizione americana, e lo ha fatto con mezzi produttivi finora non visti dalle nostre parti”. A parlare è Francesco Nardella, vicedirettore storico di Rai Fiction, che ha raccontato l’avventura dell’ “Amica geniale” agli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento. “I diritti dei libri della Ferrante – continua Nardella – erano stati acquistati innanzitutto da Domenico Procacci, il proprietario della celebre casa di produzione Fandango. Procacci propose una collaborazione a noi della Rai. Ma fu subito evidente che il budget allora disponibile non sarebbe bastato per portare a termine l’impresa. La bravura di Domenico Procacci è stata allora quella di riuscire a entusiasmare gli americani della HBO per realizzare una coproduzione”.
Gli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento hanno ospitato, nella loro 41° esima edizione, varie personalità del panorama cinematografico. Parlano il produttore e le protagoniste de “L’amica geniale”, la serie TV tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante.
Francesco Nardella, produttore della serie TV e vice-direttore di RAI Fiction ci racconta del lavoro svolto in RAI durante la produzione della serie: “Questo progetto è partito dopo il secondo libro della Ferrante. Ci siamo resi conto che per farlo nel modo che meritava c’era bisogno di trovare grandi produzioni interessate al nostro progetto, è qui che nasce la collaborazione con HBO”. È stato difficile intendersi con gli americani? “Con gli americani non è certo facile lavorare, ma con il tempo è nata una grande sintonia e anche rapporti di amicizia. Un ruolo fondamentale, in questa sintonia, lo ha avuto il regista della serie Saverio Costanzo, un grande comunicatore, capace di sviluppare enorme empatia con gli artisti per trarre da loro il meglio”.
“L’amica geniale” è stata una ventata d’aria nuova nel palinsesto della televisione “generalista” italiana: “Pensate un po’ che perfino Montalbano all’inizio era considerato un personaggio più adatto a Rai 2 che a Rai 1: un personaggio calvo era considerato non abbastanza gradevole per il pubblico delle famiglie. Invece con la serie tratta dai libri della Ferrante siamo riusciti ad avere un ottimo successo raccontando temi a volte decisamente sgradevoli. Non dimenticherò mai il giorno dopo la prima puntata. Eravamo a Londra in un taxi e, vedendo i risultati del 30% di share, abbiamo urlato di gioia”.
A Sorrento sono presenti anche Ludovica Nasti, la piccola interprete di Lila Cerullo, e Elisa Del Genio, che nella serie impersona Elena Greco. “E’ divertente vedere le persone che ci guardano e ci riconoscono – racconta Elisa – all’inizio ero spaventata da tutte queste attenzioni, ma poi è stato sempre più emozionante”. Ludovica aggiunge, con tono divertito, “ero in giro a fare compere e all’improvviso sono stata accerchiata da un gruppo di persone che mi ha riconosciuta e ha iniziato a chiedermi foto e autografi: era la prima volta che succedeva”. Prima dell’inizio delle riprese, le due attrici sono state seguite dal coach Antonio Calone che ha aiutato loro ad esprimersi al meglio nel dialetto Napoletano dell’epoca. “Avevamo paura di recitare in dialetto – racconta Elisa – temevamo che la gente non capisse e cambiasse canale. E’ stata la prima volta che Rai ha trasmesso una serie completamente sottotitolata; il calore del pubblico però ci ha fatto capire che un prodotto di qualità, anche se non in lingua italiana, viene apprezzato”
Gaia De Angelis – Immacolata Petricciuoli