Alessio Piccirillo e Pierluigi Manzo sono i fondatori della rinomata agenzia di ufficio stampa battezzata appunto con i loro nomi, ‘ManzoPiccirillo’. Sono specializzati in cinema e spettacolo ed è per questo che hanno molte cose da raccontare agli allievi del Master in cinema e televisione.
“Cos’è un ufficio stampa? È innanzitutto la nostra passione – spiega Alessio Piccirillo –. Bisogna amare questo mestiere per farlo. Ci occupiamo della comunicazione di eventi, della gestione e organizzazione dei festival, curiamo la comunicazione di vari artisti e soprattutto creiamo flussi di notizie. Nulla esiste se non viene comunicato”.
“Il nostro lavoro è fatto soprattutto di ‘convincimento’ – aggiunge Manzo –: dobbiamo amare un evento per fare in modo di incuriosire ed emozionare coloro che ricevono le notizie sul fatto di spettacolo che stiamo curando. E poi è un lavoro che si basa fortemente sui rapporti relazionali”.
Quali sono i requisiti imprescindibili per essere un curatore dell’ ufficio stampa? Piccirillo ce li elenca: “La curiosità: è fondamentale sapere cosa succede quotidianamente, alcune notizie o grandi temi d’interesse nazionale si possono ‘sfruttare’ per collegarle appunto a ciò che vogliamo promuovere in questo momento. Poi abbiamo la flessibilità mentale: è importante capire fino a che punto ci si può spingere con la diffusione di una determinata notizia. Poi c’è il cosiddetto senso della notizia: bisogna saper incuriosire le testate giornalistiche ‘costruendo’ bene la notizia che vogliamo porgere loro. Non deve mancare ovviamente la capacità comunicativa: in questo mestiere saper comunicare è fondamentale. Quanto più la comunicazione è calda e convincente, tanto più conquisterà. Non dimentichiamo l’importante requisito della ‘resistenza allo stress’: si lavora spesso giorno e notte, bisogna metterci tanto impegno e tanta forza di volontà. Infine bisogna saper scrivere: la comunicazione è migliore sicuramente, e funziona bene, quando è scritta in maniera corretta e fluida.
Quali sono gli strumenti del mestiere dell’ufficio stampa? “Conoscenza del prodotto – spiega Alessio Piccirillo –. Bisogna avere una conoscenza a 360 gradi di ciò che deve essere comunicato. Il comunicato stampa è in ogni caso l’elemento in assoluto più importante di questo mestiere. Fondamentale una ricca mailing-list: fare una lista di contatti, dei contatti ‘giusti’ per una determinata notizia, è necessaria per poter diffondere davvero al massimo quella notizia. È sempre importante la cosiddetta rassegna stampa: raccogliere tutte le notizie date dai mezzi di informazione sull’evento o spettacolo che stiamo curando. Le notizie vanno raccolte sia per informare i propri clienti del lavoro svolto, sia per tenere sempre sotto controllo la concorrenza e il proprio settore di attività”.
Come si fa un comunicato stampa? Entrambi lo spiegano attraverso due esempi di loro comunicati stampa: “Innanzitutto deve essere fatto in modo da essere tutto su una sola pagina. In alto devono esserci i crediti e loghi, poi non può mancare il titolo della notizia che noi ‘suggeriamo’ ai giornalisti. Subito dopo deve esserci l’attacco, poi il corpo (che comprende ad esempio la trama, per sommi capi, se si tratta di un film) ed infine delle informazioni aggiuntive e i contatti”.
Conclusasi la parte teorica, si passa alla pratica: gli allievi devono provare a fare un comunicato stampa da soli. Finita l’esercitazione, Manzo e Piccirillo leggono i vari comunicati e svelano che in realtà non esiste un unico modo di scrivere un comunicato. “Ogni agenzia – spiegano – ha una sua idea e un suo stile di comunicazione diverso dalle altre. Ognuna, per fortuna, cerca di differenziarsi dalle altre. Bisogna sempre trovare quella scintilla di novità che ci permetterà di risaltare rispetto agli altri”.
Valentina Di Fraia