Arriva nelle sale il nuovo film “La buona uscita” scritto e diretto dal giovane regista Enrico Iannaccone, già vincitore nel 2013 di un David di Donatello per il cortometraggio “L’Esecuzione”. Prodotto da Mad Entertainment e distribuito da Microcinema, la pellicola è stata interpretata dalla camaleontica Gea Martire e da Marco Cavalli, Andrea Cioffi ed Enzo Restucci.
Marco Macaluso (Marco Cavalli) è un giovane ed arrogante imprenditore napoletano che affronta la vita con disinvoltura e spregiudicatezza. E’ il titolare di un’importante azienda sull’orlo del fallimento ma ciò non lo preoccupa minimamente, anzi, reagisce prontamente a questa difficile situazione in maniera coerente al suo modus vivendi. Lucrezia Sembiante (Gea Martire), invece, è una professoressa quasi sessantenne che non ha mai smesso di godersi la vita; una ninfomane che vanta le sue quasi trecento frequentazioni. Purtroppo l’avanzare dell’età e il decadimento progressivo della giovinezza la spingono a trovare rifugio nel matrimonio con un uomo più giovane che lei non ama. Questa nuova situazione la farà sentire rinchiusa in una quotidianità che non le appartiene. Così Lucrezia si trova a combattere contro la routine schiacciante della mediocrità e Marco, suo storico amante, cercherà di convincerla a non abbandonare quello stile di vita ignobile e libertino che contraddistingue la loro classe sociale: una ricca borghesia senza scrupoli immersa nella futilità e nello spreco.
La storia è ambientate in una Napoli insolita e originale, nella quale povertà e ricchezza si mescolano dando vita a situazioni surreali tipiche delle messe in scena teatrali. Dialoghi brillanti e magistralmente interpretati da Gea Martire, Marco Cavalli e dal giovane Andrea Cioffi, sono l’essenza di tutta l’opera cinematografica. Ottime inquadrature e scelte registiche attente che farebbero presupporre una grande esperienza alle spalle sono invece il frutto di una mente giovane e dinamica. Per tali capacità Enrico Iannaccone è stato definito “il regista del futuro”. “La buona uscita” è una minuziosa critica al mondo della ricca borghesia napoletana, classe sociale consapevole dei propri vizi e delle proprie frivolezze; un’analisi priva di quegli stereotipi e di quei cliché di cui la realtà partenopea è ormai piena.