“Se faccio questo mestiere oggi, devo forse ringraziare Raoul Bova”: è così che esordisce Giusi Battaglia, fondatrice, insieme con Valentina Palumbo, dell’ufficio stampa ‘Palumbo+Battaglia Comunicazione’, durante l’incontro con gli studenti del Master in Cinema e Tv del Suor Orsola Benincasa.
Sorriso coinvolgente, allegria contagiosa, Giusi Battaglia cura oggi la comunicazione di personaggi come Ficarra e Picone, Antonino Cannavacciuolo, Irama, The Kolors, Alessandro Siani e molti altri. Comincia la sua lezione raccontando il suo percorso, “perché è propedeutico al lavoro che faccio oggi’’. Racconta cioè la storia di una donna nata e cresciuta a Palermo e che si è affermata contando innanzitutto sul proprio carattere e la propria tenacia. Ma perché deve tanto proprio a Raoul Bova? “Perché da piccola ero una sua fan sfegatata – dice – e un giorno venne a Palermo nella redazione del ‘Giornale di Sicilia’, così andai lì in redazione con l’obiettivo di conoscerlo. Ma nel momento in cui entrai in quel giornale rimasi folgorata dall’attività giornalistica, e dimenticai completamente il motivo originario per cui ero andata lì”. Decise che quella sarebbe stata la sua professione. Abbandonati gli studi in lingua, si iscrisse così al corso di laurea in Scienze della comunicazione: “Non superai i test la prima volta, ma senza mai demordere studiai tantissimo e così l’anno dopo entrai. Una volta laureata, ho cominciato a scrivere per diverse testate giornalistiche, fin quando non mi sono specializzata nell’attività dell’ufficio stampa, che adopera lo stesso linguaggio del giornalismo, ma in realtà è un lavoro molto diverso”.
Ma cos’è e di cosa si occupa un ufficio stampa?
“L’ufficio stampa cura la comunicazione di personaggi pubblici (che Giusi Battaglia chiama ‘talent’, ndr), di film, di emittenti tv, singoli programmi, o singoli eventi. Comunica cioè a tutti i media le novità di coloro per i quali si lavora. Produce comunicati stampa, organizza conferenze stampa e interviste. È un lavoro molto serio e di grande responsabilità: da come viene condotto possono dipendere le sorti di una manifestazione, un evento, un film, e molto altro ancora poiché, oggi, si investe sempre meno in pubblicità e sempre più in uffici stampa. Inoltre è di fondamentale importanza reclutare una ricca rete di contatti attraverso la creazione di una ‘mailing list’, una lista delle caselle mail di tutti i giornalisti, i media e le testate di riferimento che possano essere interessate a pubblicare una specifica notizia. E la mailing list va tenuta segreta come un tesoro, poiché questo è un settore molto competitivo”.
Come ha cominciato?
“Con la comunicazione locale, come ufficio stampa per il Windsurf World Festival, una manifestazione di sport e spettacolo. È importantissimo, per la propria formazione, cominciare nella comunicazione locale, poiché si lavora in situazioni difficili che permetteranno di essere pronti ad eventi di maggior portata. Durante i primi lavori ho conosciuto Ficarra e Picone, che mi dissero che un giorno avrei lavorato per loro, e infatti ben sei anni dopo mi chiamarono. Grazie ai due comici, che mi hanno dato fiducia, ho cominciato la mia carriera a Milano, ho imparato la professione collaborando con il loro ufficio stampa durante la promozione del film ‘Il 7 e l’8’, fin quando poi, con la pellicola de ‘La Matassa’, debuttai come responsabile della comunicazione legata al cinema. State pur certi che, se le immagini, i trailer, le locandine, le foto dai set e le interviste arrivano al pubblico tramite tv, giornali e siti web, ciò è merito degli uffici stampa. Non sempre è facile poiché, se si tratta di un film diretto da personaggi di fama, ecco che questo viaggia da solo, ma se si tratta di una produzione minore allora c’è bisogno di molto più lavoro per una diffusione efficace delle notizie”.
Da quale momento della produzione cinematografica comincia il lavoro dell’ufficio stampa?
“Sostanzialmente dall’inizio delle riprese. Dal montaggio in poi comincia il lavoro più importante, anche se già nella fase di scrittura leggiamo la sceneggiatura per capire le strategie giuste da utilizzare per la comunicazione”.
Come può entrare nel mondo degli uffici stampa un neofita?
“Sicuramente la laurea in Scienze della comunicazione è fondamentale. Bisogna poi avere ottime capacità di scrittura e di sintesi. Per quanto riguarda l’esperienza e la formazione, questo è un tipo di lavoro che si fa sul campo, poiché è fondamentale il contatto umano. Per i neofiti all’inizio è difficile entrare perché la giovane età molto spesso viene vista come mancanza di credibilità, ma questo è errato, perché in realtà chi è giovane è anche ricco di idee e inventiva ed è pronto a tutto. Consiglio di non demordere davanti a quest’ostacolo legato all’essere giovani’’.
Dopo aver raccontato ancora molte sue esperienze lavorative e tanti aneddoti, Giusi Battaglia fa esercitare gli allievi del Master: scrivere, in mezz’ora, un comunicato stampa che riguardi l’avvio delle riprese di un film. Terminato il tempo a disposizione, corregge i vari comunicati e mostra alcuni dei suoi: “Un problema se i vostri comunicati stampa sono completamente diversi gli uni dagli altri? Nient’affatto. È proprio questo il motivo per cui ogni agenzia di comunicazione ha un suo proprio stile”.
Valentina Di Fraia