A incontrare gli allievi del Master è oggi Gabriella Buontempo, responsabile della casa di produzione Clemart, già produttrice della serie “I Bastardi di Pizzofalcone” e ora impegnata nella preproduzione della serie dedicata al Commissario Ricciardi, l’altro personaggio che ha reso celebri i libri di Maurizio De Giovanni.
“Amo molto questo lavoro – spiega la produttrice – ho cominciato a lavorare sul set portando i caffè, ero l’ultima ruota del carro, è stata la tenacia a permettermi di farmi strada in questo settore. Molti miei colleghi hanno perso gli stimoli e hanno mollato, io invece, anche nel pieno delle difficoltà iniziali, ho capito che sul set mi sentivo come a casa mia”.
Dopo una breve auto-presentazione, la produttrice si focalizza su temi fondamentali che circondano la realizzazione di un prodotto audiovisivo: i costi e l’ispirazione. “Ogni prodotto, che sia cinematografico o televisivo ha un costo, bisogna sempre chiedersi quanto costa ciò che ci accingiamo a scrivere o progettare. Con questo però non dico che ci si debba limitare la fantasia”.
Come farsi notare quando si presenta un progetto? “Proponete idee originali, non vi appiattite sui ‘trend’ dettati dai grandi successi del momento. Leggete quotidiani, libri, ma soprattutto ascoltate le persone intorno a voi, i fatti che vi raccontano. Il cinema è ispirazione, ma è importante anche tenere d’occhio i fatti rappresentativi del nostro tempo e delle tendenze della società. Ecco perché leggere i giornali è importante per chi fa il nostro lavoro. Per fare poi arrivare la vostra idea al produttore ci sono oggi anche numerose piattaforme digitali di ‘pitching’, dove cioè è possibile presentare un proprio soggetto, in un numero determinato di battute tipografiche, ad grandi aziende come Netflix, Amazon, e le stesse Rai e Mediaset. Non bisogna frenarsi. Riceverete moltissimi no, ma non dovete mai prendeteli come una sconfitta. Ricordatevi: quelli che sembrano fallimenti spesso si trasformano in opportunità ed esperienza preziosa”.
E’ difficile il lavoro di produttore? “E’ molto faticoso, si finisce per essere attenti e operativi 24 ore al giorno. Sul set poi si è considerati quelli che hanno il potere di risolvere qualsiasi problema. E poi, come dicevo, è necessario essere sempre alla ricerca di progetti nuovi da realizzare. E’ per questo che noi produttori non smettiamo mai di studiare”.
Il grosso messaggio che arriva da Gabriella Buontempo è proprio quello di essere sì creativi, ma soprattutto non arrendersi ai primi ostacoli. “In questo lavoro bisogna avere carattere, la fantasia non basta. E’ importante avere pazienza, come diceva la mia vecchia regista e maestra di set Lina Wertmuller, è fondamentale la tigna, la grinta. In fine c’è un grande premio, infatti non c’è niente di più bello che vedere una propria opera realizzata. E in quel lavoro che vediamo sullo schermo sono premiati e rappresentati davvero tutti: dai produttori fino all’ultimo dei runner”.
Francesco Paolo Magliacane