Al Master in cinema e televisione del Suor Orsola Benincasa, gli allievi, dopo alcuni mesi di teoria sulla storia e le tecniche del cinema, si cimentano ora nella pratica. La troupe, con l’aiuto del coach Mario Sposito, un esperto filmmaker indipendente, ha lo scopo di girare un cortometraggio dalla durata di 3 minuti. Il tema assegnato dal coordinatore dell’area Cinema Gianfranco Pannone è “Ditelo con i social”. La storia narra di un bambino che, dopo essere stato molestato da un prete, decide di condividere la sua storia sui social in modo da diffonderla tra i suoi amici. Il tutto è ambientato in un mondo in cui a essere protagonisti sono appunto i social network, servizi che hanno letteralmente trasformato il legame sociale ma che, soprattutto, hanno permesso alle persone di sfogare i propri pensieri e i propri sentimenti.
Sul set la situazione non è semplice da gestire. Gli allievi hanno solo un giorno a disposizione per completare il progetto ma, nonostante ciò, le opinioni sono diverse e l’attrito è dietro l’angolo. Sembra di essere in un talent show, in un “pressure test” di Masterchef, ma non è così. Qui non si tratta di cucina, ma di fare cinema. A placare gli animi è lo stesso Mario Sposito, che interviene sempre prima che la situazione degeneri e ricorda a tutti che “questa è soltanto un’esercitazione”. Il filmmaker aiuta la troupe sia sotto l’aspetto della regia sia sotto quello della fotografia. E infatti proprio la capacità di ottenere luminosità diventa l’elemento chiave del cortometraggio, soprattutto tenendo conto che le riprese avvengono in un giorno di maltempo. Nonostante le discussioni, protagonista diventa infine il lavoro di squadra. Come spiegano infatti tutti i docenti del Master, la collaborazione è essenziale per un lavoro ben riuscito. A cementare il lavoro di squadra, d’altronde, è un sentimento che accomuna l’intera troupe: la passione per questo lavoro.
Gli allievi sono bravi anche nel saper utilizzare i luoghi che il Suor Orsola ospita al suo interno, dalle semplici aule universitarie fino agli spazi aperti che permettono di godere di bellissimi panorami. Non è mancato poi il divertimento, questo soprattutto grazie alla presenza degli attori. Chi sono gli attori? Semplici bambini di dieci anni i quali, nonostante la loro età, si sono mostrati molto svegli e preparati. In conclusione, questa giornata non solo ha permesso di enfatizzare tematiche relative alla vita di tutti i giorni, ma ha anche concesso di raccontarle e di affrontarle con un occhio creativo, l’occhio della macchina da presa.
Francesco Paolo Magliacane