Al Master in Cinema e Televisione del Suor Orsola Benincasa Linda Brunetta non può che fare lezione sul Comico e sulla satira in Tv. L’autrice è infatti un riferimento in materia da quando lanciò programmi storici come “La Tv delle ragazze”, “Avanzi” o “Tunnel” con Serena Dandini. “Creare una parodia dei format d’informazione tradizionali è più complesso di quel che sembra – spiega l’autrice televisiva –. Creare una situazione paradossale, dove la comicità esplode, è poi difficilissimo. La comicità ha tantissimi orizzonti, non è solo ‘stand up comedy’, non è solo un cabarettista in piedi di fronte al pubblico – spiega Linda Brunetta – ma ha radici molto più profonde. La comicità deriva dalla drammaturgia classica”.
“Quando voglio rilassarmi, scrivo una tragedia. Quando voglio impegnarmi, scrivo una commedia”. Con questa citazione di Woody Allen, Linda Brunetta riassume la difficoltà nello scrivere testi comici efficaci. “Oltre alla struttura drammaturgica, non esistono altri ingredienti per scrivere commedie, se non il senso dell’umorismo. Senza questo, risulta complesso riuscire fare a ridere. Però sono sicura che tutti siamo dotati di senso dell’umorismo, è nascosto dentro di noi e per farlo emergere bisogna guardarsi dall’esterno in chiave comica”.
Sul rapporto, difficile, tra la satira e il potere, Linda Brunetta aggiunge: “Credevamo che la satira stesse scomparendo e invece non è così. Esiste, è sul web, e dà fastidio ai potenti perché i social stanno influenzando le grandi emittenti grazie alla loro capacità di avere un feedback immediato”.
“Se sono mai stata censurata? Poco. Una volta un capo del governo soppresse del tutto una mia trasmissione solo perché si chiamava ‘Disokkupati’. Un’altra volta mi è capitato perché volevamo parlare male di un modello Fiat. Peccato che la Fiat fosse tra gli sponsor del nostro programma di allora (‘Avanzi’, ndr). Negli ultimi anni, invece, la Rai ci ha tagliato parecchi sketch che credevano potessero essere offensivi”.
E sul rapporto tra satira e informazione? “Se i giornali fanno informazione, i comici fanno controinformazione. In che senso? Ormai, i comici (ad esempio Maurizio Crozza) attraverso il riso, informano anche su fatti di cronaca”.
Linda Brunetta chiude sul confronto tra satira del passato e satira contemporanea. “Trent’anni fa – spiega – eravamo molto più politicizzati, sembrava che tutti i comici combattessero per una causa: tutti per cambiare il mondo attraverso uno sketch o uno spettacolo. Oggi, invece, siamo più personali, basiamo le nostre idee comiche sui nostri rapporti sociali, sulle nostre relazioni. Questo è bello, ma è utile anche che rimanga qualcuno a fare sana satira politica”.
Paolo Torino