Nuova lezione per gli allievi di MCT con il direttore del master Nicola Giuliano. A seguire la lezione, incentrata sulla produzione e la sceneggiatura cinematografica, eccezionalmente anche i ragazzi della scuola di cinema ASCI.
“Come si distribuisce l’incasso di un film? – Esordisce il docente – E’ molto semplice: il 40% del totale è la quota produttori; di questo 40 il 25% spetta al distributore e il restante copre le spese di marketing e pubblicità. I costi di quest’ultimi, ovviamente, possono variare in base ai mezzi di comunicazioni. Cartellonistica e flano hanno un costo minore rispetto ai passaggi televisivi e radiofonici”.
Nicola Giuliano spiega poi quali sono i punti chiave per la stesura di una buona sceneggiatura e cita in primo luogo il “gioco di seduzione”, ovvero flirt metaforico che vi è tra lo sceneggiatore e il produttore (sostituito dal pubblico una volta uscito il film) per mezzo del soggetto scritto o della sceneggiatura.
Riguardo quest’ultima Giuliano spiega: una volta che siete giunti ad una storia, che probabilmente è tratta da una situazione reale che avete vissuto, vi è stata narrata, oppure è ispirata ad un romanzo o da un articolo di giornale, dovete concentrarvi molto sul titolo dell’opera. Il titolo è essenziale nel “gioco di seduzione” che vi è tra lo sceneggiatore e il produttore. Basta pensare alle tantissime persone che arrivano al cinema senza sapere cosa guardare, e che scelgono il film in base al titolo che risulta più accattivante e intrigante.
Ma vi sono altre caratteristiche altrettanto importanti che una sceneggiatura deve avere affinchè possa essere davvero presa in considerazione positivamente da un produttore:
-Bisogna fare attenzione a non commettere errori di ortografia. Sembra banale ma il rischio di ripetizioni ed errori grammaticali è molto alto;
-Decidere se scrivere in prima o in terza persona è fondamentale perché la scrittura in terza persona è più semplice e descrittiva mentre quella in prima persona, richiede abili doti linguistiche;
-Mantenere sempre un giusto equilibrio spazio-temporale all’interno della narrazione;
-Non si deve mai far fare al personaggio qualcosa che nella vita reale non farebbe mai; questa, secondo il produttore de La grande bellezza, è una delle regole più importanti. Numerosi film infatti – spiega – peccano di forzature nella narrazione, pur di arrivare al finale desiderato. E’ essenziale far fare le giuste azioni ai personaggi.
-Risolvere gli indizi visivi che si fanno vedere al cinema, infatti lo spettatore vuole delle soluzioni;
-Individuare il tema centrale della narrazione permettendo allo spettatore di immedesimarsi nei protagonisti della storia;
-Amare i personaggi e saperli presentare bene al pubblico; questi ultimi non sono meri strumenti e vanno ben caratterizzati. Bisogna riuscire ad entrarvi in empatia.
“Inoltre – spiega Nicola Giuliano – non va sottovalutata l’importanza del fattore territoriale: un comico napoletano come Alessandro Siani difficilmente farà record d’incassi al nord e lo stesso vale nei casi opposti. Ma ricordate – esorta il direttore ai ragazzi – è fondamentale attirare il pubblico aiutandosi con un’ottima campagna di comunicazione: un film ben comunicato, automaticamente sarà conosciuto da una maggior fetta di persone, di conseguenza avrà maggiori possibilità di essere visto”.