Al Suor Orsola Laboratorio di Francesco Munzi con attori e allievi registi
“Se ho voglia di raccontare l’anima nera di Napoli? Penso proprio che oggi non manchi l’attenzione per i lati oscuri della città ma non nascondo che è un luogo che mi attrae e che ho voglia di esplorare”. Queste le parole di Francesco Munzi, regista del pluripremiato “Anime nere”, impegnato negli ultimi due giorni al Master di Cinema e Televisione dell’Università Suor Orsola Benincasa per un laboratorio sul casting e sulla direzione degli attori nel cinema.
“E’ la prima volta – dichiara Munzi – che svolgo un lavoro del genere, sono venuto a Napoli diverse volte, sempre per presentare i miei film, ma non ho mai interagito con la città come sto facendo adesso e ne sono molto contento; inoltre questo laboratorio è per me un’occasione anche per conoscere meglio il luogo e magari per trovare ispirazione”. Numerosissimi gli attori professionisti che hanno mandato il proprio curriculum per avere l’opportunità di partecipare al workshop universitario con questo brillante regista che nell’ultima edizione del David di Donatello si è aggiudicato ben nove premi. Hanno messo a disposizione degli allievi del Master la propria immagine e le proprie capacità interpretative.
Gli allievi del Master dunque, su indicazioni di Munzi, hanno vestito i panni di registi, chiamati a selezionare attori per una parte cinematografica. Due le situazioni da improvvisare: una drammatica e l’altra d’amore. Dapprima l’attore doveva calarsi in un prigioniero della Gestapo prossimo alla morte. “In questa scena – dice Munzi – il protagonista deve far uscire tutta la propria disperazione e tentare qualsiasi cosa pur di aver salva la vita e Il regista? In un’occasione come questa può senz’altro prendersi la licenza di ‘provocare’ l’attore perché questi arrivi a mostrare tutte le sue capacità”.
Nella seconda scena gli attori hanno invece interpretato il ruolo di un innamorato che è costretto a lasciare per lungo tempo la persona amata e deve, malgrado tutto, comunicargli la notizia. “Qui c’è bisogno senz’altro che l’attore mostri sofferenza amorosa e insieme incertezza. Cosa riserverà infatti il futuro al personaggio in seguito a questa separazione?”.
“Sto chiedendo agli allievi del master – prosegue il regista di ‘Anime nere’ – di fare un lavoro sugli attori identico a quello che svolge l’autore di un film in uno dei momenti più delicati della lavorazione. Ciò che in questo caso si distingue rispetto ai casting ufficiali è che, mentre in genere a essere esaminati sono gli attori, qui invece, in un certo senso, ad essere sotto esame sono proprio i giovani registi”.
Gli aspiranti registi hanno accolto con grandissimo entusiasmo le indicazioni e i consigli di Munzi che, con occhio vigile ha seguito l’andamento dei casting, per far sì che gli aspiranti registi potessero comprendere al meglio i trucchi del mestiere visto che per molti di loro, terminato il master, questo sarà un vero e proprio lavoro.